Risotto funghi e mirtilli con casolet

Vengo da un meraviglioso soggiorno in montagna a Fai della Paganella. Il nostro Paese è così bello e così vario che non finisci mai di conoscerlo e per due scarsi viaggiatori come me e mio marito, è sempre tutto bello e nuovo. Siamo partiti con il cattivo tempo ma questo non ha influito sulla qualità delle nostre giornate. Abbiamo visitato posti deliziosi, gustato i piatti del posto, i nostri occhi si sono abbeverati alla bellezza della Paganella e delle Dolomiti circostanti. Viaggiare è per me anche entrare nelle cucine degli altri, conoscere ingredienti che non mi sono abituali, avere il privilegio di incontrare profumi che so appartenere ad uno specifico territorio. Cosi' è stato anche per questo soggiorno in Trentino.
I cuochi che si sono occupati dei nostri pasti ci hanno davvero stupito di menù in menù.
Lo chef, giovane, ha presentato le specialità del luogo inserendole in un contesto dove ciascun ospite si poteva comunque ritrovare. Non ha disdegnato di dedicare parte della propria cucina ai bambini, ha inserito i suoi piccoli gioielli di cucina in piccoli deliziosi scrigni di presentazione degli stessi.
Bellezza e semplicità.
Il pasticcere, ancora più giovane, 22 anni, ci ha deliziato da colazione a cena con i suoi capolavori. No, non ci siamo abbuffati. Abbiamo gustato con rispetto la delicatezza delle sue creme, la varietà nel presentarci i tradizionali strudel, la modestia nel portare alla tavola del ristorante i piatti più casalinghi della tradizione, sapendo di servirci la preziosa cucina della memoria della gente di Fai. Per non dimenticare che ci ha fatto una Sacher più buona della Sacher originale!
E tutto questo è stato completato da altro tipo di attenzioni che ci hanno nutrito ritemprato corpo e spirito: la gentilezza dei padroni di casa, che chiedendo l'eleganza in una data occasione, hanno accolto per tale delle semplici camicie ben lavate e stirate senza farci sentire fuori posto,  la normalità delle loro figlie che pur gestendo l'hotel non scordano di essere madri presenti per i loro figli, il suono del violino che ha accompagnato una serata che apparterrà ai ricordi più cari, l'accoglienza di Giusy alla colazione del mattino che ci ha fatto sentire intimi di casa, il sorriso di Martina che con la cena ci era complice nello scoprire i segreti dei piatti presentati. E che dire di Marta? Il suo ruolo è quello di dare vita a diverse iniziative da proporre agli ospiti dell'albergo e questo fa egregiamente. Quello che Marta probabilmente non sa è quanto lunga sia l'onda che parte dal suo modo di essere solare,energico ma rispettoso al tempo stesso. Io e mio marito siamo decisamente persone poco attive da un punto di vista fisico, niente sport, niente movimento se non in maniera occasionale. Ebbene, Marta ci ha fatto conoscere una semplice disciplina, il nordic walking, che ci ha riaperto cuore e polmoni facendoci trasalire al piacere di ammettere che sì, ci riuscivamo anche noi! Una sferzata di energia soprattutto per l'anima. Sentire il sangue circolare, il respiro accompagnarti garbato e controllato, il corpo assecondare gli slanci dell'anima per concretizzare i tuoi desideri, i tuoi sogni. Grazie Marta. Vedi cosa hai ricavato da una mattina di passeggiata? Ci hai fatto tornare ancora più determinati nel perseguire i nostri sogni, ciò verso cui ci sentiamo tesi, fiduciosi di poterli perseguire mettendoci tutto il nostro essere. Sogni che per me passano per il cucinare. La ricetta che segue non è quella che ho gustato ma una mia personale versione.


RISOTTO FUNGHI, MIRTILLI E CASOLET




per 4 persone:
280 g riso Carnaroli
1 litro brodo vegetale
1 scalogno
olio evo
150 ml vino rosso (ho usato il Teroldego, trentino)
mezza vaschetta di mirtilli
200 g funghi champignons (anche porcini e chiodini andrebbero benissimo)
1 spicchio di aglio
burro
Parmigiano reggiano (o meglio il Trentingrana)
formaggio Casolet (o una buona caciotta di montagna di latte intero)
sale e pepe
prezzemolo fresco tritato

In una casseruola rosolare a fiamma dolce lo scalogno tritato in 3 cucchiai di olio evo. Tostare il riso, sfumare con il vino rosso e proseguire la cottura con brodo vegetale ben caldo. A parte spadellare i mirtilli con una noce di burro e un pizzico di sale poi passarli al colino. A pochi minuti dalla cottura aggiungere i mirtilli. Spegnere il fuoco, mantecare con poco burro e abbondante Parmigiano. 
In una padella saltare a fiamma vivace i funghi mondati e affettati, in due cucchiai di olio evo profumati con l'aglio. Insaporire con sale e pepe e cospargere di prezzemolo fresco.
Impiattare mettendo due o tre cucchiai di funghi al centro del piatto, sopra il risotto ai mirtilli, una pioggia di Casolet grattugiato con la grattugia a fori grossi, una macinata di pepe. 










Commenti

  1. Un post stupendo ed inatteso, per noi un nuovo blog da conoscere ed appezzare. La ricetta presentata è decisamente invitante e il suo bellissimo post ci ha commosso tutti. Che piacere leggere tante belle parole e tutte le sfumature che in pochi giorni è riuscita a cogliere sulla nostra casa e su tutti noi, siamo rimasti veramente colpiti.
    La ringraziamo di cuore e le mandiamo i nostri più cari saluti.

    Famiglia Mottes

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