Zuppa all'isolana con lupini e triglie

"Buona serata!". Dalle 17 di ogni santo giorno, persone affabili, commessi, amici e conoscenti che incroci per strada, non fanno che porgerti questo augurio. Lo accolgo volentieri perché so essere fatto con il cuore o almeno con sincera cortesia ma vi prego no, non ditemi "buona serata".
E' sufficiente un vecchio, pacatissimo "buonasera" che ti fa pregustare il compiersi del giorno, l'aver portato a termine tutto quello che poteva essere portato a termine ed era nelle tue forze.
Per gli eroi, l'indirizzo non è al mio domicilio.
Nel mio  vocabolario, il termine "serata" allude a qualcosa che include un evento, qualcosa di speciale, di particolare, qualcosa di cui occuparsi o in cui essere occupati.
Ancora! E a fine giornata!
No, vi prego, a fine giornata desidero solo che sia sera, il tempo dolce in cui ritmi, voci, gesti, dovrebbero rallentare, acquisire una dimensione più intima, soffusa.
La sera è  il tempo in cui si cerca di concludere le attività in corso, non di avviarne altre.
Domani mattina il mondo sarà ancora lì ad accoglierci, le persone che tengono sinceramente a noi, non ci cancelleranno. E quelle che, se ogni sera non hai qualcosa da fare, un evento cui partecipare,  "non sei capace di vivere", quelle le cancelliamo noi. Con garbo s'intende.
Entrare in cucina a sera, allacciarsi il grembiule, preparare un piatto da cui si sollevino leggere volute di fumo, sedersi a tavola, soffiare sul cucchiaio prima di assaporare quel cibo che ci porterà al riposo della notte,  gustare una bella zuppa calda quando la temperatura esterna ci promette campi brinati per l'indomani mattina. è davvero impagabile. E non preoccupatevi delle mie serate.
Mi basta solamente una buona sera.



ZUPPA ALL'ISOLANA CON LUPINI E TRIGLIE






per 4 persone:
125 g zuppa all'isolana Cerreto bio (piselli, lenticchie rosse, orzo, lenticchie verdi, farro, adzuki verdi, fagioli neri e fagioli bianchi)
olio evo
1 scalogno
750 ml brodo vegetale
250 g lupini (vongole piccole)
4 triglie
peperoncino
rosmarino
prezzemolo

Pulire e sfilettare le triglie e mettere i filetti a riposare in frigo con un filo di olio evo e un ciuffo di rosmarino, coperti con pellicola da cucina.






Pulire molto bene i lupini tenendoli a bagno in acqua fredda e sale grosso, per almeno 3 ore (io preferisco così), cambiando l'acqua ogni mezzora.
In una casseruola dal fondo spesso mettere due cucchiai di olio evo, lo scalogno mondato e tritato finemente e cuocerlo a fiamma dolcissima per mezzora, mescolando spesso e aggiungendo eventualmente poca acqua calda al bisogno. Sciacquare i legumi sotto l'acqua corrente fredda, unirli allo scalogno e farli insaporire. Aggiungere il brodo caldo, un sacchettino con un pezzetto di peperoncino e qualche ago di rosmarino (va bene una garza o un tulle per i confetti e occorre toglierlo a cottura ultimata) e far sobbollire per un'ora.
In un'ampia padella, velare con un filo d'olio, qualche gambo di prezzemolo, i lupini, un goccio di vino. Mettere il coperchio e farli aprire a fiamma vivace.
In un'altra padella, sempre con un filo d'olio, scottare i filetti di triglia, 30 secondi per lato.
Trasferire la zuppa nei piatti, aggiungere al centro alcuni lupini ancora nel loro guscio, uno o due filetti di triglia, un pizzico di prezzemolo ben tritato e un goccio di olio  a crudo.





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